Anno 1998 Stampa

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Incontri Culturali: “LIII Ciclo”

I mercanti lucchesi dalla Sicilia a Milano, da Venezia a Genova (7-28 marzo 1998).

 

Dal 7 al 28 marzo, nella Biblioteca “G. Fambrini” dell’Istituto Storico Lucchese, in Palazzo Ducale, in collaborazione con la Provincia di Lucca, si sono tenute le relazioni del LIII Ciclo di Incontri Culturali, che hanno affrontato il tema: I Mercanti Lucchesi dalla Sicilia a Milano, da Venezia a Genova.

In apertura, sabato 7 marzo alle ore 17,30, Santina Sambito, Direttore dell’Archivio di Stato di Trapani, ha analizzato gli aspetti riguardanti i Rapporti economici e culturali fra Lucca e la Sicilia fra tardo Medioevo ed Età Moderna, mettendo tra l’altro in evidenza che “l’attività dei singoli mercanti e di gruppi familiari lucchesi in Sicilia è documentata almeno a partire dai primi decenni del Trecento e mostra una ricchezza ed una intensità di relazioni che culmina nella edificazione a Palermo di una chiesa con annesso ospedale dedicata a S. Zita”.

Sabato 14 marzo, alla stessa ora, Franca Maria Vanni, Consulente Numismatico presso il Museo Arte Medioevale e Moderna di Arezzo, ha parlato di Milano: una piazza per i mercanti lucchesi alla fine del ‘300, illustrando molteplici aspetti e puntualizzando che la città “alla fine del Trecento era una importante piazza commerciale dove potevano incontrarsi mercanti e prodotti dell’Europa continentale con quelli propri della Toscana e, attraverso le società operanti nelle più importanti città di questa regione, anche quelli provenienti dall’oriente”.

Nell’Incontro di sabato 21 marzo, Luca Molà, Borsista presso la Fondazione Benetton, ha illustrato gli aspetti storici relativi a La Comunità dei Lucchesi a Venezia nel tardo medioevo, rilevando come “la presenza in Venezia di una Comunità di lucchesi qui trasferiti a partire dal 1314 invita a rivolgere l’attenzione a molteplici problematiche attinenti a questa realtà che sinteticamente possono essere rappresentate dai flussi di immigrazione, dall’acquisizione della cittadinanza veneziana, dalla creazione di istituzioni civili e religiose a carattere ‘nazionale’, quali ‘l’Universitas Mercatorum’ e la Scuola di S. Zita che permisero agli emigrati di conservare un legame con la patria anche a distanza di generazioni”.

Successivamente, sabato 28 marzo, in conclusione del Ciclo, sempre alla stessa ora, Giacomo Casarino, del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Genova, ha presentato una relazione dedicata a I Lucchesi a Genova e l’arte della seta, precisando che “la presenza lucchese nella Genova del Quattrocento si riassume essenzialmente nel settore serico e, a livello individuale, risulta caratterizzata lungo l’arco del secolo più da problemi di discontinuità che da visibili dinastie di mestiere”.

 

 

Incontri Culturali: “LIV Ciclo”.

Lucca e le Biblioteche d’Autore (7-28 novembre 1998).

 

Il LIV Ciclo di Incontri, avente come tema Lucca e le Biblioteche d’Autore, si è svolto come di consueto in collaborazione con la Provincia di Lucca nel periodo compreso tra il 7 e il 28 novembre.

Il primo appuntamento, sabato 7 novembre, ore 17,30, ha aperto il Ciclo con la presenza di Attilio Mauro Caproni, Ordinario di Bibliografia presso l’Università di Udine, che ha parlato de Il concetto di raro: archivi e biblioteche d’autore, evidenziando tra gli altri principi metodologici che “gli archivi e le biblioteche d’autore sono, senza ombra di dubbio, i luoghi deputati per la conservazione delle testimonianze non solo culturali degli studiosi”. Il relatore, attraverso un lucido percorso, ha illustrato le caratteristiche di queste tipologie librarie, evidenziandone la significativa rilevanza.

Nell’Incontro di sabato 14 novembre, Sergio Nelli, dell’Archivio di Stato di Lucca, ha informato il folto pubblico sull’esistenza e sulle caratteristiche de Le biblioteche dell’Archivio di Stato in Lucca, precisando che nelle loro biblioteche alcuni personaggi di grande rilievo per la cultura lucchese quali “Bongi, Lazzareschi ed il canonico Baroni, per citare solo alcuni possessori di quelle biblioteche, sono rappresentati nella pluralità dei loro interessi storici, letterari e bibliografici del materiale che quotidianamente è a disposizione degli studiosi in tutta la sua ampiezza”.

Successivamente, sabato 21 novembre, Marco Paoli, Direttore della Biblioteca Universitaria di Pisa, ha illustrato I preziosi di famiglia: le collezioni librarie dei fratelli Lucchesini, ponendo l’accento su “la duplice raccolta libraria di Cesare e Giacomo Lucchesini, i principali bibliofili lucchesi tra Settecento e Ottocento”, che “andò ad arricchire nel 1833 il patrimonio della Biblioteca Pubblica (ora Statale) grazie ad un intervento finanziario del Duca Carlo Lodovico”. Il materiale costituisce una testimonianza unica e irripetibile di un mondo culturale di elevato pregio.

L’ultimo Incontro, ha avuto luogo sabato 28 novembre: Mauro Guerrini, Docente di Biblioteconomia presso l’Università di Udine, ha affrontato il tema delle Le biblioteche private: metodologia di catalogazione, ponendo l’accento sul fatto che “ogni biblioteca privata è un caso a sé: talora essa è anche un archivio ed il “catalogatore” incaricato del riordino e della schedatura deve conoscere la biografia personale e intellettuale del personaggio”. Attraverso la catalogazione emergono moltissimi aspetti che attengono alle fasi formative di ogni complesso librario.

 

 

Mostra

Mostra di Antichi strumenti di fisica, di antichi reperti di storia naturale, di funghi primaverili del territorio lucchese e delle collezioni micologiche conservate all’Orto Botanico (23-29 marzo).

 

In occasione della VIII Settimana della Cultura Scientifica promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, in unione con il Ministero della Pubblica Istruzione, la Sede Centrale dell’Istituto Storico ha collaborato, con il Liceo Classico “N. Machiavelli” di Lucca, con i Comuni di Lucca e di Capannori, con la Cooperativa “Le Muse” e il Gruppo Micologico Lucchese “B. Puccinelli”, alla organizzazione e realizzazione della Mostra di antichi strumenti di fisica, di antichi reperti di storia naturale, di funghi primaverili del territorio lucchese e delle collezioni micologiche conservate all’Orto Botanico. Si è trattato di un’iniziativa che ha avuto molto successo ed è stata confortata da una assidua presenza di pubblico.

 

 

Conferenze

Ciclo di Conferenze presso il Liceo Classico “N. Machiavelli” (23-28 marzo).

 

La Sede Centrale, in concomitanza con la Mostra sopra indicata, ha collaborato alla organizzazione della VIII Settimana della Cultura Scientifica promossa dl Ministero dell’Università e della Ricerca Scientific e Tecnologica e dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha avuto luogo dal 23 al 29 marzo, nell’Aula Magna del Liceo Classico “N. Machiavelli”, per iniziativa dello stesso Liceo, del Comune di Lucca, del Comune di Capannori, della Cooperativa “Le Muse” e del Gruppo Micologico Lucchese “Benedetto Puccinelli. Si è trattato di un Ciclo di conferenze riguardante Carlo Piaggia e altri personaggi lucchesi divenuti famosi per le loro attività e per le loro invenzioni.

Nella prima seduta tenuta il 23 marzo, alle 15,30, Giuseppe Ricci, Preside del Liceo Classico ha parlato su F. Matteucci - E. Barsanti, due scienziati lucchesi inventori del motorie a scoppio. Alla relazione, molto circostanziata, sono seguiti alcuni esperimenti di fisica tenuti da E. Borchi e R. Macii. - Nella successiva conferenza, presentata martedì 24 marzo, F. Rapetti, Docente presso il Liceo Machiavelli, ha parlato sulla Classificazione degli inverni e delle estati di Lucca dal 1928.

In seguito, mercoledì 25 marzo, Francesco Adorno, Ordinario nella Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università di Firenze, ha parlato su Pensare storicamente. - Nella conferenza del 27 marzo, Antonio Romiti, dell’Università di Firenze e Presidente dell’Istituto Storico Lucchese, ha illustrato l’attività di Carlo Piaggia, un personaggio ai limiti del mondo.

Il giorno successivo, sabato 28 marzo, Paolo Emilio Tomei, dell’Università di Pisa, ha parlato su Carlo Piaggia e l’Africa: osservazioni naturalistiche. Nella stessa occasione, Rita Elisabetta Uncini Manganelli, della Cooperativa “Le Muse”, ha presentato la Flora officinale dell’Africa Orientale, mentre G. Milazzo, parimenti della Cooperativa “Le Muse”, ha illustrato gli Aspetti geologici e paesaggistici dell’Africa Orientale.

 

 

Convegno di Studi

La figura e l’opera di Gaetano Luporini (1865-1948) (31 ottobre)

 

Il 31 ottobre la Sede Centrale, in collaborazione con il Comune di Lucca, con l’Istituto Musicale “Luigi Boccherini” e con il Comitato per il Settembre Lucchese, ha organizzato, nella Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti, un Convegno di Studi dedicato a La Figura e l’opera di Gaetano Luporini nel cinquantenario della morte (1865-1948).

La manifestazione, presieduta e coordinata da Antonio Romiti, ha avuto il seguente svolgimento: Sessione mattutina: dopo il Saluto delle Autorità hanno parlato i seguenti Studiosi: Luciano Damarati, Gaetano Luporini: un artista da riscoprire. - Giulio Battelli, Gaetano Luporini nella Milano musicale di fine secolo. - Giovanna Morelli, Da Illica a Forzano: Gaetano Luporini e i suoi librettisti. - Cesare Orselli, Momenti del teatro Luporiniano: “I dispetti amorosi” e la “Nora”. - Gabriella Biagi Ravenni, Gaetano Luporini: un artista da scoprire.

Nella Sessione pomeridiana hanno parlato: Emilio Maggini, La musica religiosa di Luporini nel momento della riforma del “Motu Proprio” di Pio X. - Renzo Cresti, L’importanza di Gaetano Luporini come Direttore dell’Istituto Musicale “G. Pacini”. - Iacopo Pellegrini, La difficile avventura del quartetto. Gaetano Luporini studente a Milano: il quartetto in sol minore.

 

 

Mostra Documentaria

Mostra documentaria sulla figura di Gaetano Luporini (31 ottobre).

 

Alle ore 18, dopo gli interventi degli studiosi sopra riportati, è stata inaugurata la Mostra documentaria sulla figura di Gaetano Luporini, curata dal nipote del Maestro, Gaetano Giani Luporini, Direttore dell’Istituto Musicale Luigi Boccherini, con la consulenza di Giovanna Morelli, Costanza Cavalieri e Giulio Battelli e con la partecipazione della federazione delle Associazioni Musicali Lucchesi. L’attenzione del pubblico è stata diretta particolarmente verso rare immagini fotografiche e verso testimonianze epistolari che hanno coinvolto personaggi di rilievo della cultura italiana del tempo.

 

 

Concerto

Quartetto in sol minore di Gaetano Luporini (31 ottobre).

In chiusura della giornata è stato seguito il Concerto Quartetto in sol minore di Gaetano Luporini: Allegro Moderato - Scherzo (Allegro) - Adagio – Allegro, per opera dei seguenti musicisti: Luca Celoni, 1° violino. - Carlo Alberto Valenti, 2° violino. - Claudio Valenti, viola. - Carlo Benvenuti, violoncello.

 

 

Concerto

Concerto Lirico dedicato a Gaetano Luporini (12 dicembre)

 

Il 12 dicembre, nel Complesso Edilizio di San Micheletto, in collaborazione con il Comune di Lucca e l’Istituto Musicale “L. Boccherini”, la Sede Centrale ha organizzato un Concerto Lirico dedicato a Gaetano Luporini nel cinquantenario della morte ,con l’esibizione del Soprano Jaho Ermonela, del tenore Giuliano De Filippo, del baritono Nicola Mijailovic e del pianista Massimo Morelli.

Prima parte: Dall‘Opera I Dispetti Amorosi (1894), sono stati eseguiti “Preludio” atto 3° (Pianoforte), “Già tutti sanno o Jeti” (Baritono), “Cara medaglia d’or”, Duetto atto 3° (Tenore, Soprano), Scena della lettera (Soprano). - Dall’Opera La Collana di Pasqua (1896) sono stati eseguiti “Canto del mulattiere” (Baritono), “E la collana quella che ti ho donato”, Duetto atto 3°(Baritono Soprano).

Seconda parte: Dall’Opera Nora (1908) sono stati eseguiti “Preludio” atto 3° (Pianoforte), “O bocca di corallo” Romanza e Duetto atto 1° (Tenore e Soprano), “Qual gelido squallor (Tenore). Dall’Opera Amore e Morte (1920) sono stati eseguiti “Preludio” atto 3° (Pianoforte), “Rondinella che torni in Oriente” (Soprano), “Il peggio di Arnaldo” (Soprano), Duetto finale atto 1° (Tenore Soprano).

 

 

Pubblicazioni

Il Viaggio in Abissinia di Carlo Piaggia (dicembre)

 

La Sede Centrale ha pubblicato nel mese di dicembre, nel n. 36 della Collana “La Balestra”, in collaborazione con il Comune di Capannori, il volume di Antonio Romiti intitolato Il Viaggio in Abissinia di Carlo Piaggia (1871-1875). Si tratta di un lavoro che va ad incrementare l’edizione dei diari dell’esploratore capannorese. In effetti, se non si considera l’edizione, in verità piuttosto romanzata, dei Diari effettuata nei primi anni quaranta del Novecento da Giovanni Alfonso Pellegrinetti, le attenzioni della storiografia africana rivolta a Carlo Piaggia erano state rivolte fino ad ora quasi esclusivamente alle esperienze sudanesi, trascurando completamente in viaggi in Abissinia.

Il volume, che contiene una filologica trascrizione della fonte manoscritta, preceduta da un ampio e circostanziato commento, è completato con una estesa rappresentazione iconografica e fotografica, con immagini acquisite anche nel corso di recenti viaggi.