XI Ciclo di Conferenze (11 marzo – 22 aprile) 1. Fermenti culturali a Seravezza negli Anni Cinquanta: il film “I Cavatori†(11 marzo) La Sezione Versilia Storica, per il coordinamento del Direttore della Sezione, Luigi Santini, ha organizzato l’Undicesimo Ciclo di Incontri Culturali iniziando con la proiezione di un film, â€I Cavatori†di Sirio e Lorenzo, che fu realizzato agli inizi degli Anni Sessanta, che fu presentato nel 1961 al Concorso Nazionale di Film di passo ridotto di Montecatini Terme, dove ottenne per premio l’Airone d’Oro e il Trofeo Federazione Italiana Cineclub e che recentemente è stato restaurato. Promotori dell’iniziativa furono allora personaggi di grande rilievo quali Sirio Giannini e Lorenzo Taraballa. Questa rara testimonianza è stata presentata al pubblico da parte di Paolo Capovani sabato 11 marzo, alle ore 16, in Querceta presso la Croce Bianca. 2. Lorenzo Viani: l’uomo, l’artista, lo scrittore (25 marzo) Sabato 24 marzo, presso la Croce Bianca in Seravezza, Laura Lippi ha presentato Lorenzo Viani portando l’attenzione in particolare sulla sua opera letteraria, dalla quale è emersa una personalità stravagante e geniale, con un forte legame tra cultura e arte, tra arte e vita. Dopo avere accennato alla formazione autodidatta e all’esperienza anarchica di gioventù, Laura Lippi si è calata nel mondo letterario vianesco con i Racconti Ubriachi e con il romanzo Angiò uomo d’acqua (1928) nei quali si assiste a una sfilata di personaggi bizzarri che tuttavia non sono inediti in quanto già presenti da molto tempo nelle immagini figurative dell’artista: vagabondi, emarginati, pazzi e ubriachi. In conclusione si è registrato un vivace dibattito. 3. Immagini della Versilia medievale dalleâ€Croniche†di Giovanni Sercambi (8 aprile) Il Direttore della Sezione Versilia Storica, Luigi Santini e Giulio Galleni il giorno 8 aprile in Querceta presso la Croce Bianca, hanno presentato il tema Immagini della Versilia medievale dalleâ€Croniche†di Giovanni Sercambi. Gli Oratori, dopo avere rilevato che la Versilia è stata descritta nei principali avvenimenti storici da cronisti quali Guido da Vallecchia e Tolomeo Fiatoni, hanno esposto i risultati di una puntuale ricerca condotta sulle famose vignette di Giovanni Sercambi (1347-1424), precisando che ogni “imago medievalisâ€, pur nella sua apparente ingenuità , offre l’occasione di conoscere la riproduzione filmata di un avvenimento storico con notevole precisione nei dettagli. Il folto pubblico ha mostrato molto interesse a questa tematica. 4.Una famiglia di scultori versiliesi: i Riccomanni da Pietrasanta (22 aprile) In conclusione di questo Ciclo, alla Croce Bianca di Seravezza, il 22 aprile alle ore 16, Andrea Tenerini ha presentato al pubblico, come sempre folto e interessato, il tema Una famiglia di scultori versiliesi: i Riccomanni da Pietrasanta. Il pietrasantino Leonardo Riccomanni è ritenuto uno dei maggiori scultori attivi nel Quattrocento; erano scultori il padre Riccomanno di Guido, il fratello e il nipote, entrambi di nome Francesco. Leonardo è ricordato per la sua attività a Lucca e a Siena nel 1426 e con il fratello Leonardo è a Napoli dal 1428 al 1431. Rientrato a Pietrasanta, nel 1432 è a Sarzana, nel 1437 a Genova, nel 1444 a Lucca, nel 1452 a Genova , nel 1463 ancora a Sarzana. Di Francesco Senior non si hanno notizie dal 1431 e di Francesco Junior dagli anni Settanta. Gita di Istruzione Visita Guidata a Scarperia fiorentina ( 2 aprile) La Sezione Territoriale Versilia Storica, che comprende i Comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema, coordinata da Direttore Luigi Santini, ha organizzato il giorno 2 aprile una Visita Guidata alla “terra nova†fiorentina di Scarperia, in occasione del Settecentesimo anniversario della Fondazione di questa cittadina. Pubblicazione Perodico “Studi versiliesiâ€, anno XIV, 2006 La Sezione Territoriale Versilia Storica ha pubblicato il numero XIV del proprio periodico intitolato “Studi Versiliesi†diretto da Luigi Santini, relativamente all’anno 2006. Il volume, che contiene sei ricerche presentate in ordine cronologico che, in riferimento all’ambito versiliese, spaziano dal periodo etrusco ai primi del Novecento e alcune Rubriche poste nella Sezione conclusiva, contiene i seguenti studi: Nicola Lombardi, Alcune puntualizzazioni sulla necropoli preromana del Beccatoio di Pietrasanta (pp.9-56), nel quale, alla luce degli ultimi ritrovamenti e delle nuove acquisizioni si puntualizza la situazione attuale degli studi sulla presenza etrusca nella Toscana Nord occidentale. – Lorenzo Marcuccetti, Sopravvivenze preromane in Versilia e nell’area apuofriniate (pp. 57-77) contiene la seconda parte di un saggio aperto nel numero XI della Rivista e concentra l’attenzione sui nomi dei principali rilievi della zona, raggruppando i nomi delle cime più elevate per basi comuni – Giovanna Tedeschi Grisanti, L’uso dei marmi bianchi e colorati delle Apuane e dintorni durante l’età romana imperiale (pp. 79-90) dopo aver ricordato che i marmi versiliesi venivano impiegati in epoca preromana, si sofferma sulla fase dello sfruttamento intensivo avvenuto attorno al primo secolo a. C., pur rilevando che il periodo di maggiore intensità coincide con l secondo secolo d. C. – Andrea Tenerini, Brevi note sui maestri Lignari versiliesi attivi tra Quattro e Cinquecento (pp. 91-102) si sofferma sull’importanza di importanti famiglie di scultori quali i Pardini, i Riccomanni, gli Stagi e altri per passare ad altri quali il ruosinese Bartolomeo di Vincenzo Pieroni, autore di importanti opere nella prima metà del XVI secolo. – Paolo Emilio Tomei e Rosa Romiti, I giardini lucchesi: appunti per una ricerca (pp. 103-110) pongono in evidenza come in moltissimi giardini della provincia di Lucca si trovino antiche tracce che rimandano, forse, a reminiscenze classiche e medievali sulle quali si innestano elementi del giardino all’italiana. A partire dall’Ottocento in Versilia si introducono nuove specie anche esotiche. – Enrico Lorenzetti, Vita di Luigi Salvatori socialista: le lotte sociali e le battaglie d’arte in Versilia (1881-1915)â€, (pp.111-173) ripercorre la vita dell’avvocato versiliese dalla nascita avvenuta a Querceta il 22 febbraio 1881 alla dura battaglia sostenuta contro l’entrata del Paese in guerra nel 1915. E’ posto in rilievo il forte impegno per l’arte, l’ambiente e la cultura locale. La Rivista si chiude con un’Appendice dedicata alla Vita della Sezione relativamente al periodo compreso tra il 2003 e il 2004 (pp. 179-1819, con l’apposizione degli Indici, rispettivamente di quello “cronologico degli autori e dei titoli†(pp. 183-188), quello “alfabetico degli autori†(pp. 189-193), quello “cronologico delle illustrazioni†(pp. 195-203) con l’elenco degli articoli apparsi nei numeri del periodico editi sino ad oggi. Questa Sezione è stata curata da Melania Spampanato. Presentazione Perodico Presentazione “Studi versiliesiâ€, anno XIV, 2006 ( 29 aprile) La Sezione Versilia Storica ha organizzato il giorno 29 aprile, in Seravezza presso la Croce Bianca la presentazione del numero XIV, anno 2006 del proprio periodico “Studi Versiliesiâ€. L’incarico è stato assegnato a Antonio Bartelletti, Direttore del Parco delle Apuane, il quale ha illustrato con competenza e con profonde considerazioni i sei contributi rispettivamente di Nicola Lombardi, Lorenzo Marcuccetti, Giovanna Tedeschi Grisanti, Andrea Tenerini, Paolo Emilio Tomei e Rosa Romiti, Enrico Lorenzetti e la sezione finale, rappresentata da un’Appendice dedicata alla Vita della Sezione relativamente al periodo compreso tra il 2003 e il 2004 da Indici, rispettivamente “cronologico degli autori e dei titoliâ€, “alfabetico degli autoriâ€, “cronologico delle illustrazioniâ€e l’elenco degli articoli apparsi nei numeri del periodico editi sino ad oggi. Questa Sezione è stata curata da Melania Spampanato. XII Ciclo di Conferenze (24 giugno – 5 agosto) La Sezione di Studi Versiliesi, continuando nella sua intensa attività , ha organizzato il Dodicesimo Ciclo di Incontri Culturali, svolgendo le attività nel Parco della Villa Moresco, all’Argentiera, presso Ruosina. Gli incontri si sono avuti in quattro giornate diverse, sono stati coordinati dal Direttore della Sezione Luigi Santini ed hanno riscosso un ottimo successo, con la partecipazione di un pubblico folto e attento. Le iniziative si sono svolte con il seguente ordine: 1. Presentazione di “Studi versiliesi†(24 giugno) Il 24 giugno, alle ore 18, il Direttore della Sezione Versilia Storica Luigi Santini e Marco Baldi hanno presentato il numero XV della Rivista “Studi Versiliesiâ€, curato da Ilaria Garofani e avente ad oggetto l’interessante tema concernente: “Archeologia Industriale in alta Versilia: la Miniera del Bottino e gli stabilimenti industriali dell’Argentieraâ€. Gli Oratori hanno affermato, tra l’altro, che il complesso minerario-metallurgico dell’Argentiera costituisce un importante esempio di testimonianza archeologico-industriale di una vicenda produttiva ed economica che ha lasciato una traccia profonda nella storia, nell’economia e nella cultura della Versilia. Le vecchie miniere dell’Argentiera con gli annessi stabilimenti meritano la qualifica di vero e proprio “bene culturale†che ogni versiliese deve saper amare, valorizzare e proteggere, come se fosse un bene proprio. 2. La Versilia nei mitici Anni Cinquanta (8 luglio) La Sezione "Versilia Storica" sabato 8 luglio, alle ore 18, ha organizzato la seconda conferenza del 12° Ciclo di Incontri Culturali con una conversazione che è stata tenuta da Carlo Vivaldi Forti sul tema: “La Versilia dei mitici Anni Cinquanta nei ricordi di un Fiorentino: abitudini, aneddoti e incanto della naturaâ€. Carlo Vivaldi-Forti ha conosciuto la Versilia, piccolissimo, già alla fine degli anni Quaranta, quando la sua famiglia trascorreva l’estate a Vittoria Apuana nel famoso villaggio Nicodemi. Avendo vissuto negli anni Cinquanta in una antica villa nel Viale del Secco, ha potuto rievocare l’atmosfera magica di quel periodo: lo scarso traffico, la presenza delle cosiddette “grandi famiglieâ€, l’amore per una certa cultura, ancora vivo nella popolazione locale e nei turisti, l’epoca d’oro dei locali notturni, i nuovi cantanti che qui ottennero i loro primi allori. L’Oratore ha ricordato inoltre curiosi aneddoti relativi a personalità del recente passato, amici della propria famiglia, quali Giacomo Puccini, Ardengo Soffici, Gioacchino Forzano, ma anche a personaggi meno celebri e pur tuttavia significativi, quali Irene Mochi Sismondi, zia personale e moglie in prime nozze del giudice costituzionale Vezio Crisafulli, in seconde nozze del grande letterato spagnolo Jorge Guillèn, più volte candidato al premio Nobel. Una bozza interessante rivolta in particolare ai giovani che poco conoscono di quella Versilia a dimensione umana, ancorata alle proprie tradizioni e non ancora soffocata dalla speculazione edilizia e dal turismo di massa. 3. Preistoria e protostoria nella Toscana Occidentale (22 luglio) Sabato 22 luglio, alle ore 18, la Sezione “Versilia Storica†ha organizzato un incontro durante il quale Daniela Cocchi Genik ha illustrato l’argomento Preistoria e protostoria nella Toscana Occidentale . Introdotta dal Direttore della Sezione, Luigi Santini, l’Oratore ha precisato che per una adeguata comprensione delle più antiche testimonianze della Toscana nordoccidentale è necessario delineare un sintetico quadro dell’evoluzione dell’uomo e delle sue culture dall’origine alla comparsa delle testimonianze scritte, con cui viene tradizionalmente fatto corrispondere l’inizio dell’età storica. La più antica documentazione nell’area presa in esame risale all’Uomo di Neandertal che ha lasciato tracce di occupazioni di grotte per attività di caccia; le grotte vengono poi utilizzate in epoca più tarda, soprattutto nell’età del rame per sepolture collettive da parte di quelle stesse comunità che hanno innalzato nella Garfagnana e nella Lunigiana numerose statue-stele, in cui si possono identificare immagini di antenati, fatte oggetto di culto. 4. Renato Salvatori (5 agosto) Sabato 5 agosto, alle ore 18, la Sezione “Versilia Storica†ha organizzato un incontro durante il quale Umberto Guidi ha trattato il tema Renato Salvatori: il “povero ma bello†che volle farsi attoreâ€. Dopo la presentazione del Direttore della Sezione, l’Oratore ha preso la parola precisando che il percorso umano e professionale dell’attore versiliese Renato Salvatori (Giuseppe Salvatori, Seravezza 1934 – Roma 1988), uno dei protagonisti del grande schermo negli anni Cinquanta-Sessanta, è ricco di interesse. Partito appena diciassettenne come “attore preso dalla strada†(fu prescelto dal regista Luciano Emmer tra i frequentatori della Capannina di Franceschi), debuttò nel 1951 nel film “Le ragazze di Piazza di Spagnaâ€, al quale seguì il film di Dino Risi “Poveri ma belliâ€, che lo lanciò come uno degli attori più popolari del periodo del cosiddetto “neorealismo rosaâ€. Morì a Roma nel maggio del 1988 e fu ricordato da tutti i giornali italiani. Salvatori ha interpretato una settantina di film. Visita Guidata Castello di Fontanellato (15 ottobre) La Sezione Territoriale ‘Studi Versiliesi’, condotta da Luigi Santini, ha organizzato una interessante Visita Guidata al Castello di Fontanellato di Parma, un castello che, così come quello di Pietrasanta, trae la propria origine da una Rocca Forificata di origine longobarda. L’iniziativa, realizzata il 15 ottobre, ha consentito ai partecipanti di visitare anche la Mostra ‘Antichi ex voto†e di prendere visione del contemporaneo mercatino dell’Antiquariato. XIII Ciclo di Conferenze (28 ottobre – 2 dicembre) La Sezione di Studi Versiliesi, proseguendo nella sua attività comunicativa, ha organizzato il Tredicesimo Ciclo di Incontri Culturali, svolgendo le attività presso la “Croce Bianca†in Querceta. Gli incontri si sono avuti in quattro giornate diverse, sono stati coordinati dal Direttore della Sezione Luigi Santini ed hanno riscosso un significativo successo, con la presenza di un pubblico folto e interessato. Le iniziative si sono svolte con il seguente ordine: 1.Usi civici in Versilia (28 ottobre) Il 24 28 ottobre, alle ore 16, con il coordinamento del Direttore della Sezione Versilia Storica, Luigi Santini, Riccardo Borzoni ha parlato del tema Usi civici in versilia: storia ed attualità di un modello ecosostenibile del rapportoComunità locali - montagna. Gli usi civici sono diritti della popolazione residente in un determinato territorio consistenti nel far legna, legnatico, nel prelavare l’acqua, acquatico, nel far pascolare gli animali, erbatico e in altre attività quali costruire ricoveri, fare la calce, raccogliere funghi o altri prodotti del bosco. Sulla base di una tesi di laurea discussa alla facoltà di architettura di Firenze l’Autore ha presentato, assieme a interessanti risultati anche la ‘Carta di Seravezza sui beni di uso civico, elaborata recentemente con lo scopo di contribuire alla riqualificazione dei beni pubblici e collettivi. 2.La Versilia nel medioevo (11 novembre) Il giorno 11 novembre, alle ore 16, il Direttore della Sezione Versilia Storica Luigi Santini ha presentato l’Oratore Luca Santini ha ha trattato de La Versilia nel medioevo: dai castelli alle ‘Terrenove’. Nell’alto medioevo, tra i secoli VIII e X si fanno risalire le prime fortificazioni verisliesi: castelli militari di dimensioni limitate, poste su alture strategiche e dominanti a controllo della viabilità sottostante. Attorno all’XI secolo si assiste alla edificazione di nuovi castelli per volontà delle signorie rurali discendenti dai ricchi proprietari fondiari del secolo precedente, che risultano possedimenti dei Signori di Corvaia e Vallecchia, Montemagno, Pedona, Bozzano, della Jura dei Canonici di San Martino di Lucca e infine di Aquilata. Caduto il regime feudale, il Comune di Lucca fece costruire e conquistò alcuni castelli e progettò e realizzò due ‘terre nove’ in pietrasanta e in Camaiore 3. Ripercussioni sul territorio versiliese della corsa barbaresca (25 novembre) Il 25 novembre, alle ore 16, per il terzo Incontro, il Direttore della Sezione Versilia Storica Luigi Santini ha l’Oratore Marco Lenci che ha illustrato l’affascinante argomento rigiardante le Ripercussioni sul territorio versiliese della corsa barbaresca. La corsa marittima, esercitata dai potentati arabo musilmani nordafricani, detti barbareschi, a partire dal Conquecento ebbe consistenti effetti politici, economici ed umani. Per decenni le popolazioni costiere della penisola dovettero confrontarsi con la minaccia delle incorsioni provenienti da Algeri, Tripoli e Tunisi. Centinaia furono le imbarcazioni predate e non meno numerose furono le incursioni: migliaia di uomini e donne si trovarono a vivere la tragica esperienza della schiavitù in terra musilmana. 4. Versilia: indagine aggiornata sulla identità di un nome e sulla sua entità territoriale (2 dicembre) Il 2 dicembre, alle ore 16, preceduto da una introduzione del Direttore della Sezione Versilia Storica Luigi Santini si è svolto il quarto incontro del XIII Ciclo con l’intervento di Leopoldo Belli che ha affrontato il tema Versilia: indagine aggiornata sulla identità di un nome e sulla sua entità territoriale. Per chiarire l’origine del nome Versilia, di una realtà geografica che ha anche assunto una rilevanza come ambito di svolgimento di attività giuridico amministrative del potere pubblico o ecclesiastico, bisogna accuratamente indagare le fonti che per prime lo hanno citato. Successivamente si possono formulare ipotesi per portare alla luce la gamma delle possibili etimologie di questo vocabolo che, come gran parte dei nomi propri di persona o di entità territoriali, ha perso il diretto riferimento al suo originario significato. Visita Guidata (novembre) La Sezione Territoriale Versilia Storica ha chiusura della propria intensa attività relativa all’anno 2006, durante il quale è stata registrata una significativa partecipazione di Soci e di simpatizzanti, ha organizzato una interessante Visita Guidata al Museo Preistorico e Archeologico di Viareggio, intitolato all’illustre studioso Alberto Carlo Blanc, un personaggio di rilievo che durante il secolo scorso ha contribuito con grande impegno e ottimi risultati allo sviluppo delle ricerche archeologiche in Versilia. I partecipanti sono stati accolti con la consueta gentilezza dalla Direttrice del Museo Daniela Cocchi Genik. |